Introduzione
In questa intervista, incontriamo l’architetto e imprenditore Mariana Martini.
Dopo aver sviluppato la propria identità e il proprio stile realizzando progetti di interior dal tipico carattere Urban Tropical, ha unito la professione dell’architetto con la consapevolezza che la tecnica e la creatività non bastano se si desidera condurre uno studio di successo.
Per essere scelti dal proprio pubblico target, per contraddistinguersi chiaramente sul mercato bisogna padroneggiare anche strumenti di marketing, branding, comunicazione e vendita. Da qui nasce l’Academy, a supporto dell’imprenditorialità di architetti e interior designer.
Chi è Mariana Martini in breve?
Mariana è una donna con un grande spirito imprenditoriale, che ama fare tante cose allo stesso tempo, ha sempre mille idee, le piace lanciarsi e vive dell’adrenalina che arriva dal continuo impegno in nuovi progetti.
Ho unito la passione per l’interior desing con quella per il marketing.
In un certo senso i due mondi si sono connessi e ho dato vita a un sistema che vuole aiutare i professionisti, architetti e designer a sviluppare la loro attività con uno sguardo diverso, imprenditoriale. Voglio aiutarli a capire come posizionarsi nel mercato senza dare importanza solo al lato tecnico e creativo, ma considerando anche quello, appunto, imprenditoriale.
Cosa ti ha spinto a diventare un architetto e progettista?
Non sono un’amante della routine. Da piccola amavo l’idea di potermi svegliare in uno spazio sempre diverso. Per questo, periodicamente cambiavo la mia camera, giravo il letto e ne modificavo la disposizione.
Andavo anche a trovare le mie amiche e rivoluzionavo le loro stanze.
Mio papà è ingegnere, mia zia è un architetto, per cui mi hanno fatto respirare da sempre questo tipo di clima.
L’ambiente intorno a me, combinato con la mia passione innata per l’interior mi hanno portato a scegliere di studiare architettura.
Come si è evoluta la tua professione di architetto negli anni?
In Brasile la mia professione andava molto bene. Poi, spinta dal desiderio di evolvermi, ho deciso di frequentare un Master sul design di lusso in Italia. Per cui ho dovuto fare un passo indietro per andare avanti.
In Brasile avevo seguito anche progetti molto grandi. In Italia ho dovuto modificare la mia carriera, e ho intrapreso percorsi diversi.
Al momento posso dirmi molto soddisfatta nonostante il mio focus non sia più totale sul lavoro di interni.
Ho messo la mia energia e il mio tempo anche in un’altra attività che per me aveva un proposito molto grande, ovvero quello di cambiare la vita di tante persone, architetti e designer.
Quando hai capito che la professione di architetto va oltre la progettazione?
Quando sono arrivata in Italia, ho lavorato da Matteo Thun & Partners. Poi ho deciso di lasciare il loro studio per avviare la mia professione.
In quel momento ho capito di dover lavorare anche su altri aspetti oltre la progettazione.
Ho capito che agli occhi di un potenziale cliente non c’era un motivo preciso e definito per cui lui dovesse scegliere me piuttosto che un altro architetto, ad esempio laureato al Politecnico.
Da lì ho iniziato a lavorare sul contraddistinguermi. Ho iniziato a lavorare sul mio stile. La tecnica e la progettazione da sole non portano nuovi clienti. Per cui ho lavorato su branding e marketing.
Cosa ti ha portato a voler condividere i temi di architettura e imprenditorialità con altri professionisti?
Ho iniziato a condividere tutti i miei lavori e il mio modo di lavorare perché in generale mi piace condividere e poi ho voluto sfruttare i social, per comunicare il mio stile ai miei potenziali clienti.
Quindi, in realtà, inizialmente si è trattato di una sorta di errore di comunicazione. Perché arrivavano nuovi clienti nel mio mondo, ma principalmente arrivavano professionisti. Altri progettisti hanno iniziato a farmi domande sul come riuscivo a fare ogni cosa.
Più rispondevo ai professionisti, più ne arrivavano di nuovi. Per cui il mio pubblico si è modificato dal mio target di clienti ai miei stessi colleghi.
Parlami un po’ della tua Academy, di come è nata e di dove vuole andare.
L’Academy è nata in maniera spontanea da questo sistema di condivisione continua del mio lavoro e dal mio desiderio di dare un contributo al cambiamento della vita degli architetti e designer e del loro modo di lavorare.
I 3 consigli da applicare subito che daresti ai progettisti che vogliono dare una svolta al loro studio.
1. Mindset. Capire che siamo di più di un progettista e creativo. Bisogna guardare diversi aspetti. Anche a livello di comunicazione, bisogna capire che è necessario presentarsi e condividere il proprio lavoro in maniera scalabile, sfruttando quindi al massimo la tecnologia dei social media.
2. Capire i propri servizi forti. Perché è inutile e controproducente disperdere le proprie energie per proporre tutto.
Non possiamo fare tutto per tutti. Bisogna individuare i propri punti di forza, quello che ci contraddistingue come interior e come architetti.
Come ho detto prima, devo capire come mai il mio cliente target dovrebbe scegliere me piuttosto che un altro e poi comunicarlo correttamente.
3. Studiare il marketing e la vendita. Conoscere i cliente, saper porre le domande giuste. Capire come proporre e quindi vendere i propri servizi.
Dove ti vedi nei prossimi anni come progettista ma anche come mentore?
Io e la mia socia Fanni abbiamo snellito molto i nostri progetti, con. una selezione accurata. Facciamo lavori interessanti a livello residenziale e di alberghi.
Ora stiamo lavorando anche a Zurigo, abbiamo quindi portato a 7 il numero di nazioni diverse in cui abbiamo realizzato qualcosa.
A livello di marketing, l’Academy si sta espandendo anche in Brasile. Voglio quindi continuare con il networking, count tema del supporto ai progettisti e interiori e allo stesso tempo portare avanti una selezione stimolante di nuovi progetti.
L’intervistata
Mariana Martini
Dopo la laurea in Architettura in Brasile, Mariana è arrivata in Italia per frequentare un Master in Home Luxury Collection Design presso l’Istituto Marangoni e ha iniziato a lavorare presso Matteo Thun & Partners.
Oggi guida il suo studio insieme alla socia Fanni, porta avanti progetti selezionanti con cura e contraddistinti dal suo stile Urban Tropical.
In parallelo, continua ogni giorno a condividere il suo essere imprenditore, oltre che architetto, attraverso i canali social, ma soprattutto attraverso l’academy che ha già aiutato oltre 1.000 professionisti.