Se sei un muratore o un cartongessista o un posatore che lavora quotidianamente con le costruzioni a secco e con le botole d’ispezione e ti sei spesso trovato in difficoltà con questo tipo di prodotto a causa di soluzioni poco pensate, continua a leggere questo report.
Scegliere il prodotto giusto, in questo periodo, non è impresa facile, ci sono infatti tante offerte e tanti modelli in giro. Inoltre, non esistono guide o manuali che possano aiutarti a capire se quello che stai per acquistare sia davvero un prodotto di valore.
Le botole d’ispezione possono essere installate in un controsoffitto o controparete nuovi o già esistenti.
Normalmente le botole d’ispezione sono realizzate con anta in cartongesso. Una scelta intuitiva, ma anche oramai obsoleta. Ecco di seguito alcune ragioni un riassunto dei primi 3 suggerimenti utilissimi per superare i problemi tipici di una comune botola d’ispezione.
Primo Problema che hai a causa di una comune botola d’ispezione e come superarlo: chi produce la botola non ha pensato a te che devi posare (dato che non ha una reale idea del cantiere e non è in grado di prevedere ogni passaggio della posa). Come fa allora a fornirti ottime soluzioni?
Il primo grande problema è che chi progetta e produce botole non sempre è andato a lavorare almeno qualche giorno in cantiere.
Sarebbe un passo avanti se alla progettazione di una botola d’ispezione partecipasse anche qualcuno che ha fatto impresa edile, un posatore o uno stuccatore, perché se il progettista continua solo a progettare in ufficio senza conoscere il mondo reale del cantiere, realizzare dei prodotti validi sarà moto difficile.
Anche se i progetti sono fatti bene da ingegneri o architetti laureati che però non hanno una conoscenza profonda del cantiere è molto difficile comprendere le reali necessità, le singole fasi di installazione e le eventuali problematiche che si presentano durante la posa.
La soluzione per te? Prima di tutto devi trovare una botola progettata da chi ha vera esperienza del cantiere.
Ma esiste una soluzione simile?
Una buona notizia per te: si! Continua a leggere per scoprire di più.
Secondo Problema che hai a causa di una comune botola d’ispezione e come superarlo: il tuo cliente ti dice che ha bisogno di una botola d’ispezione di grandi dimensioni. Ne esiste una senza rinforzi strani e che non si imbarchi evitando di complicarti la vita?
Come certo saprai in quanto professionista esperto del suo settore, secondo la scheda tecnica della posa di un controsoffitto o di una controparete in cartongesso bisogna rispettare dei parametri precisi.
Per la pendinatura non bisogna superare la distanza di 90×90 cm.
Le pareti vanno impostate con una struttura verticale e con un passo tra i montanti di 60 cm, il vuoto tra i montanti rimane di 55 cm.
Per le pareti le lastre sono da posare in verticale.
Inoltre, la lastra in cartongesso ha da un lato una carta più bella di finitura, e dall’altro una più bruttina. Quest’ultima ha una fibra longitudinale.
La resistenza dunque è sul lato lungo. Quindi se abbiamo una lastra da 120 x 300 cm, e la mettiamo in piedi, il peso si scarica a terra e non si rischia l’imbarcamento tra i montanti.
Se facessimo i controsoffitti nello stesso modo, con passo 60 cm, come se realizzassimo una parete, le fibre essendo parallele ai montanti non resisterebbero e la parte che lavora a strappo si imbarcherebbe.
Per cui il soffitto è da fare con passo di 50 cm per non rischiare l’imbarcamento e con i montanti posati perpendicolari alla lastra. In questo modo riduciamo il passo tra i montanti e al centro abbiamo solo 45 cm di vuoto.
Possiamo usare questi dati anche per ragionare sulla resistenza delle botole.
Chi supera la distanza di 45 cm con la botola in cartongesso, in base a quanto detto finora, rischia matematicamente l’imbarcamento.
Per ovviare a questo inconveniente, spesso si vedono botole con dei rinforzi, altro non sono che montanti tagliati sul momento e avvitai alla lastra. Ma chi ci garantisce che impediranno l’imbarcamento?
La soluzione per te? Potresti accontentarti e sperare che il sistema arrangiato funzioni, ma se stai leggendo questo materiale significa che non ne puoi più di accontentarti e allora devi trovare una botola che sia fatta in un materiale diverso dal cartongesso: leggera, in grado di arrivare a grandi dimensioni, con soluzioni pensate da posatore a posatore.
Ma esiste una soluzione simile?
Una buona notizia per te: si! Continua a leggere per scoprire di più.
Terzo Problema che hai a causa di una comune botola d’ispezione e come superarlo: sei in ritardo e perdi troppo per posare la botola e stuccare tutto. Esiste una botola che puoi posare nella metà del tempo?
Secondo i nostri calcoli e le interviste a diversi posatori, per posare una botola in cartongesso comune ci vogliono minimo 30 minuti. Molto di questo tempo è impiegato in operazioni che potrebbero essere evitate se solo la botola fosse stata progettata con più attenzione ai dettagli.
Ad esempio perdi tempo a cercare le viti punta trapano, di cui non sempre disponi. Perché nessuno ha pensato che un posatore per avvitare il cartongesso usa viti 25 punta chiodo?
Poi, mentre installi il telaio perimetrale della botola, non riesci a stuccare il bordo in alluminio del telaio perché è a filo preciso con la lastra in cartongesso, altro tempo perso.
Oppure non riesci a stuccare il bordo in alluminio del telaio perché si è rialzato sopra il filo della lastra in cartongesso, il motivo è che non hai pulito le briciole di gesso rimaste sopra nel controsoffitto dopo aver tagliato con il seghetto la lastra.
Oppure non riesci a finire la stuccatura perché la carta della lastra che hai tagliato con il seghetto rimane fuori dal bordo in alluminio del telaio della botola.
Tranquillo, non è colpa tua. Il punto è che non hai ancora trovato la botola che ti permette di non commettere questi errori e che non ti faccia perdere tempo inutile.
Ma esiste una soluzione simile?
Una buona notizia per te: si! Continua a leggere per scoprire di più.