Nelle primissime battute della progettazione di un ambiente, in particolare durante il sopralluogo, ogni spazio mostra le sue possibilità e le sue sfide, e il progetto prende una forma sempre più nitida.
Spesso si ha a che fare con spazi da ottimizzare per sfruttare al massimo la metratura degli interni in questione. Gli spazi residui di una casa, a una prima occhiata, potrebbero rappresentare una sfida o addirittura un intralcio.
Probabilmente, di solito gli ignori fino alle fasi finali del progetto, oppure ne deleghi la chiusura al cartongessista che dovrà inventarsi qualcosa in cantiere.
Ma in questo modo, per quanto il cartongessista sia competente, tu non potrai avere il controllo ed essere sicuro che il risultato sarà in linea col resto del progetto, senza che ne rovini l’aspetto complessivo.
Intendo dire che non scegliendo direttamente il prodotto da posare, dovrai sperare che quello selezionato sia davvero il migliore presente sul mercato e il più adatto alla situazione.
Oppure hai già deciso di integrare la chiusura degli spazi residui nei tuoi progetti, ma non hai idea di cosa utilizzare per farlo esattamente secondo le tue idee e le esigenze del cliente finale.
Forse ti sei già attivato per trovare la soluzione perfetta:
- un’anta che si allinei perfettamente alla parete;
- che non si deteriori nel tempo;
- e magari che sia realizzabile di volta in volta su misura, per adattarsi alle diverse situazioni che si incontrano e alle diverse dimensioni degli spazi da organizzare.
Se per le ante a filo nei tuoi progetti stai pensando di optare per una delle 3 opzioni di seguito, continua a leggere e sarai ancora in tempo per raddrizzare il tiro ed evitare una serie di disastri che altrimenti si abbatteranno sul tuo lavoro.
1. Rivolgerti al tuo falegname di fiducia
Per quanto sia un professionista del legno — sicuramente abile nella realizzazione di porte con coprifilo e altri elementi d’arredo — le chiusure filo muro non sono il suo campo, perché per mimetizzarsi a pieno con la parete necessitano di un apposito telaio in alluminio, la cui realizzazione non è di sua competenza.
Le chiusure filo muro non sono complementi di arredo, ma entrano in gioco ben prima in cantiere.
La sua sarà quindi una soluzione improvvisata, limitata dal punto di vista della funzionalità e che molto probabilmente darà eccessivamente nell’occhio.
In aggiunta, il suo prodotto sarà realizzato in via straordinaria e senza precedenti: non ci sono garanzie sulla funzionalità e durata nel tempo.
Per non parlare del fatto che per lo stesso motivo ci vorrà parecchio tempo e il costo complessivo sarà eccessivo rispetto al risultato che potrai ottenere.

2. Scegliere uno sportello in MDF
Forse ti sei già rassegnato a questa opzione, dal momento che è la più comune e famosa sul mercato. Si tratta però di un materiale obsoleto per una serie di ragioni:
- È pesante, e per questo ante e sportelli vengono realizzati in dimensioni ridotte e non adatte a ogni necessità;
- È soggetto a variazioni e deformazioni dovute a umidità e cambi di temperatura;
- Ha un aspetto grezzo e spartano, non adatto a contesti dall’estetica pulita e moderna (la finitura richiede molto tempo, se opti per la verniciatura in opera specialmente per quel che riguarda i bordi porosi tipici dell’MDF).
3. Scegliere uno sportello in truciolare da 18 mm
Questa è ritenuta un’alternativa con cui superare i limiti dell’MDF, ma in realtà dà gli stessi problemi. È difficile da posare, realizzata in maniera dozzinale e poco durevole nel tempo.
In tutti e 3 i casi parliamo di soluzioni con molti limiti e che nel tempo daranno solo problemi.
Ma entriamo più nei dettagli.
Per cominciare, gli spazi residui sono per natura tutti diversi tra loro, di dimensioni che variano e in luoghi diversi della casa.
Servono quindi ante realizzabili su misura per ogni situazione, e né il falegname né l’MDF possono farlo.
Inoltre, il telaio di queste ante non è progettato per pareti in cartongesso, quindi la loro posa richiederà tempo e sforzi di gran lunga maggiori.
Come già accennato, queste ante sono realizzate da professionisti che raramente conoscono davvero il cantiere a secco.
Questo si traduce in attese infinite per la realizzazione dei tuoi ordini (parliamo infatti di prodotti su misura), che andranno a incidere in negativo sulle scadenze del cantiere.
Dopo qualche tempo, inoltre, le ante inizieranno a presentare crepe o deformazioni e imperfezioni, e dovrai tornare su lavori già completati in seguito a lamentele del cliente (che se la prenderà con te in quanto autore del progetto, ma tu non potrai prendertela col fornitore perché non ti aveva fornito alcuna garanzia sui prodotti).
Quante volte ti è già capitato tutto questo?
Ormai è chiaro: MDF, truciolare e opere improvvisate del falegname sono 3 opzioni da evitare se vuoi che gli spazi residui dei tuoi progetti siano organizzati e nascosti da chiusure a filo belle a vedersi e resistenti nel tempo.
A questo punto potrebbe sembrarti impossibile trovare un’anta dall’estetica impeccabile e durevole nel tempo, perfettamente a filo muro, facile e veloce da posare.
Insomma, un’anta che faccia risparmiare tempo e denaro in cantiere e garantisca un’estetica impeccabile.
Se ti sei rassegnato a sacrificare l’aspetto estetico dei tuoi progetti, è il momento che ti dica che esiste una quarta opzione: l’Anta A FiLO NOA.
NOA è l’unica anta per organizzare, chiudere e nascondere spazi residui progettata e realizzata da esperti del cantiere a secco. L’unica che garantisce un aspetto impeccabile che dura nel tempo.
Ma cosa la distingue principalmente dalle soluzioni improvvisate e dalle altre chiusure filo muro che conosci?
Prima di tutto è già FINITA DI SERIE. Per un risparmio notevole di tempo se vuoi lasciarla così o per darti un punto di partenza ottimale per una finitura in opera (ben diversa dall’MDF).
Ma non solo, NOA ha il telaio dello stesso spessore della parete.
Praticamente si posa da sola. Altro risparmio di tempo e risultato estetico impeccabile garantito.
Ma non finisce qui.
È anche realizzabile in diverse dimensioni, superiori ai soliti standard.
Preferisci continuare a rivivere i soliti problemi con le chiusure per spazi residui?
O sei pronto a scoprire tutto su NOA, l’anta realizzata dagli esperti del cantiere a secco per chiudere, nascondere e organizzare gli spazi residui, con discrezione ed eleganza, senza rovinare l’estetica del tuo lavoro?