AMBiENTE da vivere

Botole e ante, due sconosciute. Il punto di vista dell’abitante di casa che deve convivere con le chiusure per impianti.

Le persone “comuni”, ovvero le persone che non hanno a che fare con il mondo dell’edilizia, delle costruzioni e ristrutturazioni di interni, dei cantieri, della progettazione, vivono per lo più ignorando cosa siano le botole d’ispezione o le ante filo muro.

Arriva poi un momento in cui si compra casa (l’Italia è uno dei paesi europei in cui si ha la maggiore tendenza a comprare casa), oppure si decide di ristrutturare e rinnovare.

L’abitante di casa, inizia ad interfacciarsi con i progettisti, le imprese di costruzione e tutti i professionisti coinvolti.

Improvvisamente, rinnovando gli impianti, cambiando il sistema di riscaldamento, o semplicemente ristrutturando un’abitazione vecchia di qualche decina d’anni, scoprirà che esistono le chiusure a filo muro, che gli impianti vanno chiusi, ma mantenendoli ispezionabili ed eventualmente sostituibili.

A questo punto il pericolo è che si crei una gran confusione. Bisognerà trovare il modo per spiegargli esattamente di cosa si tratta, le differenze e perché dovrebbe scegliere, alla fine, una soluzione piuttosto che un’altra.

Sempre consapevoli del fatto che all’utilizzatore finale importa di due aspetti:

1. Un’estetica impeccabile. Generalmente le botole e le ante danno fastidio, nel senso che chiudendo impianti, gli abitanti di casa preferirebbero che si vedessero il meno possibile. Sarà quindi essenziale proporgli un prodotto che dopo la posa non si noti, con una finitura senza crepe e duratura nel tempo.

2. Non avere problemi in futuro quando sarà il momento di aprire l’anta o la botola per intervenire sull’impianto.

Sarà, dunque, fondamentale scegliere la chiusura in quest’ottica di performance elevata e invariata nel tempo.

Cosa considerare nella scelta della chiusura per impianti verticali (ovvero a parete).

Innanzitutto va scelta un’anta che si posa esclusivamente a parete e che sarà facilmente apribile non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dai proprietari di casa.

La scelta sarà determinata dalle possibilità di:

  • grandi dimensioni (potresti aver bisogno di grandi chiusure)
  • tempi di posa (il tempo è denaro in cantiere)
  • risultato estetico finale, integrazione con la parete e invisibilità di anta e telaio
  • resistenza agli sbalzi termici e di umidità

Ecco cosa considerare, invece, nella scelta della chiusura per impianti orizzontali (ovvero a soffitto).

La botola è la chiusura per impianti a soffitto e dovrà essere assolutamente estraibile per permettere non solo una posa semplice e veloce ma anche di ispezionare l’impianto in modo sicuro e facile.

La scelta sarà determinata dalle possibilità di:

  • grandi dimensioni (gli impianti potrebbero essere grandi e si dovrebbe poter sostituire l’impianto senza demolire niente: una leva interessante per conquistare il tuo cliente)
  • tempi di posa (il tempo è denaro in cantiere)
  • risultato estetico finale
  • facilità di apertura (per scongiurare incubi durante le ispezioni e problemi con gli impiantisti che quando si ritrovano con botole che non si aprono facilmente si rifiutano di farlo per evitare, giustamente, responsabilità in caso di danni ad esempio alla finitura o di caduta dell’anta).
  • sicurezza (al momento della posa, ma soprattutto dopo, durante le ispezioni)

Ora domandati se hai a disposizione tra i tuoi fornitori le chiusure per impianti orizzontali e verticali in grado di soddisfare queste due esigenze del cliente finale.

Diversamente, rischi di incorrere in rimostranze o contestazioni.

Per evitarlo, scegli fornitori di chiusure a filo muro esperti del cantiere a secco in grado di darti tutto il supporto di cui hai bisogno, oltre a un prodotto che tenga conto di tutti questi aspetti.